Quanto può essere grande un laboratorio di restauro? Gli studenti in mobilità dall’USEK
Eccoci arrivati al terzo contenuto di Open Restoration riguardante la collaborazione tra UNIURB e USEK, un grande accordo interuniversitario in grado di riunire idealmente esperienze, opere e approcci all’interno di un unico grande laboratorio di restauro virtuale!
Proprio in occasione di questo contenuto, abbiamo deciso di dare voce ai cinque studenti libanesi che, nel periodo di gennaio e febbraio 2022, hanno frequentato i laboratori di Urbino. Christina, Claude, Elise, Francesca e Pascale: questi sono i loro nomi. Nonostante il difficile periodo per gli spostamenti internazionali dato dalla situazione pandemica, e grazie ad un borsa di studio, i cinque studenti sono arrivati ad Urbino ed hanno iniziato a frequentare i moduli dei laboratori il 17 gennaio. Hanno seguito lezioni pratiche e teoriche, lavorando sia su modelli che su opere d’arte reali per arrivare a comprendere tecniche esecutive, materiali costitutivi e meccanismi di degrado degli oggetti.
Noi abbiamo deciso di documentare la loro permanenza nei laboratori con questo video, in cui sono gli stessi studenti che parlano in prima persona dell’esperienza appena conclusa. Un’esperienza arricchente non solo dal punto di vista tecnico – scientifico, ma anche umano, perché come dice Christina “conoscere posti diversi ci fa capire quanto è importante prendersi cura della cultura di ogni città e di ogni Stato”. Insomma, la cura e la conservazione del Patrimonio che diventa strumento di dialogo e di unione tra i popoli, e che fa superare confini metodologici, geografici e culturali.
Ecco allora il video con la testimonianza degli studenti, con la speranza che possa essere d’ispirazione per altri meccanismi virtuosi di Cura del Patrimonio condivisa!
Veronica Tronconi
IMMAGINE DI COPERTINA: La tela di Sant’Antonio da Padova durante la fase di stuccatura delle lacune, fotografia di Veronica Tronconi
Per i moduli di laboratorio seguiti dagli studenti si ringraziano i seguenti docenti e restauratori UNIURB: Melissa Ceriachi, Giovanni Checcucci, Silva Cuzzolin, Daphne De Luca, Benedetta Fazi, Mariella Gnani, Agnese Maltoni, Michele Papi, Elena Pieramici, Francesca Tonini, Paolo Triolo, Serena Zuliani.
Si ringrazia in modo particolare l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut e la sua Direttrice per aver contribuito a questo progetto con cinque borse di studio che hanno garantito agli studenti un valido supporto per la loro permanenza e il loro viaggio. Il contributo che sostiene il progetto “Salviamo le Opere d’Arte di Beirut” ha visto il suo avvio proprio con questa esperienza urbinate.