Il Polittico di Monte San Pietrangeli: che cosa rappresenta?
Il viaggio del Polittico di Monte San Pietrangeli è iniziato, certo, e siamo qui per raccontare tutta la sua storia. Ma prima di addentrarci nei complessi meandri della sua storia, una domanda sorge spontanea:
Che cos’è questo Polittico? E soprattutto, che cosa rappresenta?
Sembra una domanda semplice, ma rispondere con precisione è piuttosto complesso! Dunque, andiamo con ordine: innanzitutto è necessario dire che cos’è un polittico. Per definizione, un polittico è un dipinto eseguito su una o più tavole di legno e di forma composita, tradizionalmente utilizzato come pala d’altare. In questo caso specifico, la nostra opera è costituita da tre porzioni distinte, che a partire dall’alto vengono chiamate cimasa, corpo centrale e predella. Sia la cimasa che il corpo centrale, poi, sono a loro volta divisi in cinque “ambienti” distinti: quindi, per la precisione, ci troviamo di fronte a un pentittico!
Quello che divide gli ambienti è una sorta di architettura dorata, fatta di archi e colonnine, che sembra conferire uniformità a questa composizione fatta di tanti personaggi diversi, ognuno inquadrato nel suo spazio: sembra quasi di guardare dentro un moderno condominio, con tutti gli inquilini al loro posto!
E poichè di inquilini abbiamo iniziato a parlare, veniamo alla seconda parte del nostro quesito: chi sono i personaggi rappresentati nel Polittico? Ebbene, pensate che in quest’opera sono presenti ben 33 personaggi diversi!
Partendo dai pinnacoli della Cimasa, potrete vedere al centro Dio Padre e ai suoi lati i dottori della Chiesa, mentre al centro della Cimasa svetta la scena della Deposizione dalla croce, che raffigura Gesù, la Maddalena, San Giovanni e San Giuseppe d’Arimatea. Alla sinistra della deposizione appaiono San Lorenzo con la graticola e San Biagio con il pettine dentato, mentre alla destra ci sono San Bernardino e Santa Caterina d’Alessandria con la ruota del suo martirio.
Il corpo centrale è però il vero focus del Polittico, con al centro la Madonna in trono con il Bambino e San Giovannino. Alla sinistra di questo gruppo ci sono Sant’Antonio da Padova, che reca in mano un giglio bianco, e San Pietro che tiene le chiavi del Paradiso. Alla destra, invece, troviamo San Francesco con le sue stigmate e San Sebastiano trafitto dalle frecce. Infine, in basso, nella predella, appaiono i dodici apostoli con Gesù al centro. Ogni personaggio è precisamente caratterizzato da simboli particolari (le chiavi del paradiso, la ruota del martirio, le frecce…): sono gli “attributi iconografici” che rendono riconoscibile ogni figura per esperti, storici dell’arte e restauratori!
Riassumendo, possiamo dire che il Polittico di Monte San Pietrangeli raffigura la Madonna in Trono con Santi e Apostoli, ma dopo tutta questa descrizione sappiamo bene che è un titolo riduttivo! Ogni personaggio nasconde una storia ed è frutto di un preciso progetto di rappresentazione. Nella prossima tappa di questo “viaggio”, allora, cercheremo di descrivere meglio qualcuno dei personaggi (o inquilini!) più curiosi…
Veronica Tronconi
Il restauro del Polittico è stato possibile grazie a una collaborazione tra più enti. In particolare vogliamo ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, il Pio Sodalizio dei Piceni, l’ANCI Marche, Artifex international e i due team di ricerca dell’Università degli Studi di Urbino e dell’Università Politecnica delle Marche. Per UNIURB si ringraziano in particolare: Laura Baratin, Elvio Moretti, Giovanni Checcucci, Paolo Triolo, Maria Letizia Amadori, Lorenzo Marra, Valeria Mengacci, Luca Giorgi, Michele Papi, Maria Letizia Andreazzo, Alice Torreggiani, Benedetta Paolino. Per UNIVPM si ringraziano invece: Paolo Clini, Romina Nespeca, Francesca Gasparetto, Renato Angeloni, Luigi Sagone, Gianni Plescia.